Come coltivare nuove abitudini

Vorresti acquisire nuove abitudini che abbiano un impatto positivo sulla tua vita, ma non sai come fare? O magari hai già provato, senza successo? In questo breve articolo illustrerò i punti principali tratti dal libro “The Power of Habit” in cui l’autore Charles Duhigg, spiega in modo semplice e chiaro come fare proprio quel meccanismo neurologico che è alla base dell’adozione di una routine, e padroneggiarla al punto da trasformarla in un’abitudine.

Il ciclo dell’abitudine

Il libro inizia i tre elementi collegati che compongono il ciclo dell’abitudine: segnale, routine e gratificazione.

Prendiamo l’esempio di un esperimento scientifico condotto proprio per dimostrare come si creano nuove abitudini. Alcuni ratti sono stati messi in un labirinto per topi al cui interno si trovavano dei pezzi di formaggio in punti prestabiliti. All’apertura del cancello, i ratti correvano nel labirinto e dovevano trovare il formaggio, mentre la loro attivazione mentale veniva monitorata da appositi sensori. A mano a mano che i ratti imparavano a orientarsi nel labirinto e trovavano il formaggio con sempre maggiore facilità, la loro attività mentale si indeboliva proprio perché avevano interiorizzato il percorso verso il formaggio. Possiamo dire che avevano creato una nuova abitudine. Il segnale era l’apertura del cancello, la routine il percorso appreso dal ratto, e la gratificazione il ritrovamento del formaggio.

Allo stesso modo, le abitudini si creano perché il nostro cervello cerca costantemente modi per risparmiare energia e compiere meno sforzo imparando a padroneggiare le azioni. Questo è chiaro, ad esempio, nell’apprendimento dei movimenti preposti a camminare: un bambino di un anno che impara a mettere un piede davanti all’altro, a bilanciare il suo peso, a mantenersi in equilibrio sta apprendendo una nuova abitudine. Più acquisisce fiducia nell’atto del camminare, meno concentrazione dovrà applicare, fino a che questo movimento non diventerà, nell’arco di alcune settimane, un vero e proprio automatismo. Con l’acquisizione dell’abitudine, si liberano energie mentali per altre attività che richiedono innovazione e creatività.

Dal momento che il ciclo dell’abitudine diventa automatico più l’automatismo si consolida, il segnale e le la gratificazione si intrecciano tra loro creando un senso di aspettativa e di bisogno. Sono infatti i bisogni a stimolare la formazione di nuove abitudini, e da decenni ormai questo meccanismo neurologico viene sfruttato dalla pubblicità che induce in noi nuovi bisogni, prima inesistenti, al fine di indurci a comprare un certo prodotto o servizio.

Costruire abitudini positive

Fatta questa doverosa introduzione, vediamo ora come si può utilizzare il principio alla base del ciclo per cambiare un’abitudine che ha un impatto negativo su di noi e/o acquisirne una nuova positiva.

Charles Duhigg afferma che la regola d’oro per cambiare un’abitudine è mantenere il vecchio segnale e concedersi la stessa gratificazione, ma cambiare quello che sta in mezzo – ossia, inserire una routine nuova. Ad esempio, poniamo che io voglia smettere di mangiare caramelle fuori pasto perché troppi zuccheri danneggiano i denti.

  • Il primo passo sarà identificare il segnale, ossia quella sensazione che mi conduce a mangiare caramelle: può essere un senso di noia, un momento di rabbia…

  • Una volta identificato il segnale, non appena lo sento arrivare, devo trovare una routine alternativa: poniamo che, anziché mangiare caramelle, io decida di ascoltare la mia canzone preferita.

  • La gratificazione rimane la stessa: anche ascoltando una canzone che mi fa stare bene, ottengo comunque una ricompensa sensoriale che mi trasmettere benessere, ma che non ha un impatto negativo sui denti.

L’esempio proposto è molto semplice, ma lo stesso principio si può applicare a qualsiasi nuova routine, tanto nel lavoro come nella propria vita privata. Come consulente dell’organizzazione (Professional Organizer) possono aiutarti a impostare un metodo di organizzazione personalizzato, in linea con i tuoi fabbisogni lavorativi e/o di conciliazione tra vita familiare e professionale.

Le routine sono alla base di uno stile di vita e di lavoro efficiente, e ci permettono di avere un punto fermo nelle nostre giornate spesso frenetiche e dominate dall’imprevisto. Per costruire una routine in linea con i tuoi fabbisogni, il primo passo è sapere come funziona l’acquisizione di nuove abitudini. Contattami per maggiori informazioni o per una consulenza: info@vittoriafontanesi.com

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